Ciao sono Benny e voglio raccontarti la mia avventura con la dislessia

Nella mia vita ho vissuto sempre con una grande domanda in testa:

“che problema ho? perché mi sento diverso dagli altri?”

Non scorderò mai le parole di mio padre che ad ogni mia stravaganza mi diceva “figlio mio tu sei tutto speciale”.

Non ho mai amato la scuola, ci andavo mal volentieri.

I miei voti erano scarsi e la mia condotta “vivace” da 10 e lode.

Pensavo che l’unico modo per affrontare le noiosissime ore scolastiche era di fare il pagliaccio con i compagni, o di fantasticare tra me e me nella testa.

Non sapevo di essere dislessico e di fatto gli insegnanti mi trattavano come un asino svogliato.

Lentamente la mia autostima si faceva strada sotto le scarpe.

Fino a quando in adolescenza ho scoperto l’altro sesso.

Una grande scoperta, che mi ha permesso di alzare l’asticella della mia autostima ben fin sopra le ginocchia.

Fino ai 18 anni passavo da sigarette ad alcool e a tutto ciò che mi sballava per non pensare alla mia profonda tristezza interiore.

Facevo ogni cosa pur di non pensare a me!

Avevo bisogno di rimandare l’appuntamento con la mia vita!

Ho scelto di studiare Psicologia.

Non vi chiederete mica il perché?

Beh è chiaro dovevo capire cosa frullava nella mia strana testa.

Di fatto, non solo studiare Psicologia non mi aiutò a capire me stesso, ma continuavo la mia vita mondana.

Dormivo di notte e festeggiavo di giorno.

Il tempo si è fermato il giorno del mio primo attacco di panico!

Terrore! Paura! mi sentivo morire…

Avevo 25 anni e la vita bussava alla porta… dovevamo rimetterci in sesto!

Psicoterapia, mindfulness, sono state le mie medicine.

Lentamente ho ricominciato a prendere possesso della mia vita.

Ho completato l’università fino a specializzarmi in Psicologia dello sviluppo!

Qualcosa dentro di me diceva che dovevo aiutare i bambini, ho un certo feeling con loro, sentivo che la mia strada si stava disegnando.

Ho scoperto solo a 30 anni di essere dislessico.

L’ho scoperto durante il tirocinio post laurea presso la neuropsichiatria infantile.

In quel posto le diagnosi DSA volano a fiocchi!

Mi sono riconosciuto nelle stesse difficoltà di quei bambini.

É stato un tuffo nel passato.

Un lento sprofondare nella vita di quel bambino che aveva sofferto tanto.

Ho pianto a dirotto davanti al film “stelle sulla terra”.

Poi ho preso in mano la mia vita!

Dovevo sapere tutto sulla dislessia!

Con un fuoco nello stomaco ho reagito!

Tutti dovevano sapere le mia storia!

Ho aperto un blog, ed ho cominciato ad aprirmi al mondo!

Ho raccontato di me e delle difficoltà di quel bambino a scuola!

Un fulmine a ciel sereno è sceso giù dal cielo quando una scrittrice di nome Bettina mi ha fatto presente che il mio modo di scrivere era adatto per la stesura di un libro.

Io incredulo! memore dei miei fallimenti scolastici, non potevo credere alle mie orecchie.

Se non per me, dovevo farlo per lei, per Bettina che aveva creduto in me, forse una delle pochissime persone in tutta la mia vita.

La stesura del libro “il bambino dimenticato” è stata un bagno di lacrime per me.

Finalmente stavo guardando il mio passato, stavo guardando negli occhi quel bambino sofferente, gli stavo dando voce.

Lui poteva avere la sua rivincita!

Il libro è uscito nel 2016 ed oggi conta più di 60 recensioni a 5 stelle con più di 5000 copie vendute.

Non ho voluto chiedere il permesso a nessuno, ho auto pubblicato con Amazon.

Il blog e il libro sono cresciuti molto, il mio intervento come autore e psicologo è molto richiesto nelle scuole e nelle associazioni di tutto il territorio nazionale.

Sono una persona di cuore e riesco a trasmettere i contenuti come pochi sanno fare.

Visto il grande successo del primo libro ho deciso di scriverne altri:

Un vissuto d’amore tratto da una storia vera dal titolo “Ti ho lasciato un bacio in stazione

I miei racconti di classe: “Benny Fuori Classe

un breve manuale sulla dislessia: “Come vivere da dislessico

Ed un piccolo manuale sull’educazione parentale: “Dislessia: quale scuola?

So che ci sono in giro tante persone che si nascondono, che non credono in loro stesse, che si sentono inutili.

E so che con la mia esperienza riuscirò a dare la forza a molte di loro.

Vi auguro di scoprire voi stessi e le grandi qualità che portate dentro.

Se vuoi conoscere tutta la storia di Benny clicca qui

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4 pensieri riguardo “Ciao sono Benny e voglio raccontarti la mia avventura con la dislessia”

  1. Una storia meravigliosa che dev’essere d’esempio per tutti. Non solo per chi ha problemi di dislessia ma per tutti coloro che sono in cerca d’un modo per canalizzare le energie e riuscire finalmente a venir fuori.

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