L’unione fa la forza: la testimonianza di Marina

Ricordo ancora la fatica e le lacrime di Andre per il grande sforzo.

Ci sono stati due anni della mia vita in cui ho fatto un tirocinio presso uno studio privato che si occupava di potenziamento nei Disturbi specifici di Apprendimento.

Andrea a quel tempo aveva 10 anni!

Ricordo ancora la fatica e le lacrime di Andrea per il grande sforzo.

Ricordo ancora il dolore che provavo dentro nel vederlo soffrire!

La mamma vuole raccontare la loro storia … a lieto fine..

Buongiorno Benny!

Non so se ti ricordi (è passato un po’ di tempo), sono la mamma di Andrea.

Vorrei parlarti dell’esperienza di Andrea e di riflesso della mia come mamma di un DSA.

Seguo con interesse la tua pagina anche se quasi mai riesco ad esserci per le dirette.

Leggendo tutte le testimonianze dei ragazzi che ti scrivono, la tua esperienza e quelle delle mamme mi sono ritrovata a rivivere i difficili momenti passati.

Abbiano scoperto la dislessia di Andrea in prima media.

Ovviamente fino ad allora il copione è stato uguale a tutti gli altri:

Andrea si rifiutava di studiare, non voleva andare a scuola perché diceva di essere incapace, attacchi di ansia, rabbia. insomma tutto quello di cui si parla sulla tua pagina.

Un bel giorno ho deciso di chiedere consulenza ad una psicologa per me, non per Andrea, perché io e mio marito avevamo divorziato e ritenevo di avere bisogno di un supporto.

Mi si è aperto un mondo.

Parlando con lei è venuto fuori il discorso di Andrea e subito lei ha fatto leva su un punto, la sua autostima.

Il percorso da mio si è trasformato nel percorso mio di Andrea e del papà.

É stato difficilissimo, lungo, pieno di salite, ma il lavoro sull’autostima di Andrea ha funzionato.

Ovviamente ogni tanto ha qualche “ricaduta”😅 seppur breve, ma va a gonfie vele.

In tutto questo vorrei aggiungere che è stata positiva anche la mia esperienza con la scuola. Forse siamo stati fortunati (anche se ormai dovrebbe essere la prassi e non si dovrebbe parlare di fortuna), per la scuola elementare non ho parole, è stata una catastrofe, ma dalla scuola media è andata meglio.

Siamo stati fortunati ad aver trovato l’insegnante di italiano che non ha fatto pesare la situazione di Andrea. Gli parlava, lo metteva a suo agio, coinvolgeva gli altri insegnanti in metodi alternativi per i DSA, seguivano il PDP, hanno saputo valorizzare la sua inventiva coinvolgendolo in attività. In questo modo Andrea ha capire il suo valore.

Ora Andrea fa il primo superiore all’alberghiero, ci siamo trasferiti a firenze per lavoro e avevo paura di trovare una situazione differente in questa scuola e in questo nuovo ambiente. invece sono rimasta piacevolmente sorpresa. la scuola ha una coordinatrice per i DSA alla quale i ragazzi e i genitori possono rivolgersi per qualsiasi problema,dubbio ecc. Hanno organizzato la scorsa settimana una riunione con i genitori dei DSA per confrontarsi e ora ne organizza una con i ragazzi per illustrargli programmi che possono trovare su internet per studiare con mappe ecc.

Andrea ormai studia da solo senza il mio aiuto, ha concluso gli esami di terza media con 8 e ora le prime interrogazioni vanno bene con voti 8/8.5.

Ha trovato la fiducia in se stesso, ha capito che la sua non è una malattia (cosa della quale è stato convinto per un po’ di tempo) ed è molto migliorata la sua autostima.

Aggiungo che anche lo sport sta facendo la sua parte.

Scusa se mi sono dilungata troppo ma, tra le tante esperienze negative, volevo dare la mia positiva per mandare il messaggio che fortunatamente ci sono (anche se in netta minoranza) insegnanti e scuole che supportano i nostri ragazzi.

ti faccio il mio in bocca al lupo per il percorso che hai intrapreso.

a presto

Marina

Grazie a Marina per il prezioso contributo!

Ed un grande abbraccio ad Andre con il quale c’è sempre stata una grande intesa! In bocca al lupo amico mio!

Ogni sabato una testimonianza

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