Jean il disegnatore DSA

Quante volte mettiamo le nostre passioni da parte per qualcosa che crediamo sia più importante? questa è la storia di Jean

Il piccolo Jean adorava disegnare

Fin da piccolissimo si metteva steso sul pavimento a scarabocchiare

Inizialmente i suoi non erano veri e propri disegni

Ma si vedeva chiaramente che Jean era affascinato dalla magia del tratto

Posava la punta della matita ovunque e tracciava linee, cerchi, faccine, alberi e tramonti.

Jean crescendo iniziava ad essere davvero bravo nel disegno

I genitori erano stupefatti nel vedere cosa un bambino di solo 6 anni riuscisse a fare

A prescindere dalla sua bravura, era la sua passione che spiccava fortemente

Jean e i pennarelli erano diventata una cosa sola

A 7 anni Jean inizia la scuola

Un altro mondo

Pur scoraggiato dei genitori, Jean decide di portare con se in classe tutti i suoi pennarelli.

Jean voleva avere la sua passione sempre al suo fianco

“A scuola si studia, non si può disegnare” gli dicevano ..

Inizialmente non dava retta alle dicerie, lui era fortemente convinto che nulla poteva allontanarlo dalle sue passioni.

Jean si rende conto che con il passare del tempo disegna di meno

Spesso gli torna in mente la voglia di disegnare, ma quando è in classe non può farlo perché la maestra lo riprende

“Jean non è il momento di disegnare! presta attenzione alla lezione!”

Jean non era affatto contrariato, ma tra la scuola e i compiti a casa ormai il disegno stava passando in secondo piano.

Provava un po’ di malinconia quando nel tempo libero creava qualcosa di straordinario, ma per il momento quei disegni dovevano restare confinati all’ultimo posto nelle sue priorità.

Jean ben presto si accorse che i suoi pennarelli erano fermi da molto tempo

Il tempo richiesto dalla scuola era molto e lui non aveva più tempo per la sua passione

Con il tempo è cresciuto ed ha anche una fidanzata

A volta parla con lei della sua vecchia passione

Le ha fatto un ritratto

La sua ragazza lo incoraggia a continuare, “sei bravissimo”, dice.

Jean è felice di essere apprezzato, ma la scuola sta diventando faticosa per lui, non ha tempo da dedicare a se stesso.

Jean ormai è grande, diventa un ingegnere.

Sono tutti felici per lui!

Ma lui no!

Si accorge che il lavoro pian pianino lo sta spegnendo.

Non è felice, la sua vena artistica pulsa sempre più forte nel suo petto!

Diventa depresso

Si lamenta sempre.

La sua fidanzata è stufa di vederlo così e si allontana da lui…

Jean è solo

Stanco

Triste

È deluso dalla vita !

Quella sera prese i pennarelli e disegnò la sua vita!

Le emozioni venivano fuori dal dipinto

Era impressionante come guardando quel disegno si potesse entrare nello stato d’animo di Jean.

Si convinse che doveva far vedere quel quadro ad un esperto!

Lui sapeva che quella era un’opera straordinaria

“Un valore inestimabile” disse l’esperto! “Di chi è questo capolavoro”

Jean fece un breve sorriso all’anziano signore

Si congedò velocemente ..

Era convinto!

Una luce brillava dentro di lui

“Voglio dipingere”

Jean non perde tempo

Dal giorno dopo disegnò tutta la sua vita

Ogni singola emozione

Da quando era bambino

Alla sofferenza scolastica

All’amore per la sua ex ragazza

Fino alla depressione

E al fuoco che provava dentro in quel momento

I quadri non rappresentavano qualcosa in particolare

Erano i suoi sentimenti, le sue emozioni

Jean fece una mostra

La gente era commossa

Anche i titoli delle sue opere erano stupendi

Jean diventa il più grande artista del mondo nel campo dell’espressività!

Ti ricorda qualcosa la storia di Jean?

Quante passioni hai messo da parte tu o tuo figlio?

Articolo scritto da Benny Fera, psicologo dislessico e autore

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3 pensieri riguardo “Jean il disegnatore DSA”

  1. Mi piace tantissimo la storia di Jean, anche se già so che la leggeranno in pochi …. vogliono sapere solo di dislessia 🤣🤣🤣

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