Perché i DSA sono spesso distratti

La distrazione non è qualcosa di negativo se la vediamo come una forma di elaborazione del cervello

Studiare la dislessia e i DSA è diventata una priorità per me

Da quando ho scoperto di essere dislessico mi sono adoperato per sapere tutto sull’argomento

Come psicologo non mi è bastato conoscere la nomenclatura delle difficoltà e dei “rimedi” che la scuola usa per noi.

Sono molto più interessato a quello che succede nella mia testa durante la lettura.

Gli studi hanno dimostrato che quando un dislessico legge si attivano più aree cerebrali del normale.

In particolare le aree dell’emisfero destro.

Le lettere vengono memorizzate come immagini e non come suoni

Le immagini hanno sede nell’emisfero destro.

Cosa più importante, le immagini non sono stabili come i suoni, per questo motivo spesso i dislessici confondono le lettere.

Il fatto più interessante è che l’emisfero cerebrale destro sembra essere più usato dai DSA nella vita quotidiana.

L’emisfero destro è stato oggetto della mia curiosità.

In questo periodo sto leggendo un libro dal titolo “la vita creativa del cervello” di Elkhonon Goldberg.

Non sarò qui certo a fare il riassunto di tutto il testo, ma vi racconterò qualcosa di interessante.

A quanto pare nell’emisfero destro i circuiti nervosi fanno molti più collegamenti dell’emisfero sinistro

Questo cosa vuol dire?

Vuol dire che mentre nell’emisfero sinistro spesso i ragionamenti hanno un fine e un obiettivo, nell’emisfero destro, lo stesso pensiero potrebbe percorrere milioni di giri senza arrivare mai alla soluzione.

Sembrerebbe un problema, in realtà è grazie all’emisfero destro che l’atto creativo prende vita.

La capacità dell’emisfero destro di spaziare tra milioni di soluzione fa in modo che il cervello possa creare soluzioni nuove.

Per questo motivo spesso i DSA sono persi nei loro pensieri o ci mettono più tempo per dare una risposta.

Il loro modo di ragionare non è convenzionale e non segue le regole dell’emisfero sinistro.

Quando si arriva alla soluzione?

In realtà l’atto creativo non avrebbe forma senza l’aiuto dell’emisfero sinistro.

L’emisfero sinistro è quello che mette ordine al vagabondaggio mentale che avviene nell’emisfero destro.

Nel libro infatti si descrive come procedere per avere una buona nuova idea.

Per avere una idea creativa bisogna cercare di ragionare prima in maniera razionale sul problema, in modo da stimolare l’emisfero sinistro.

Fatto questo, bisogna cercare di mettere da parte il ragionamento.

In quel momento non sarà più l’emisfero sinistro a tenere le redini del gioco, ma si attiveranno le aree dell’emisfero destro che dal nulla ci daranno l’intuizione che stavamo cercando.

Quindi qual’è la differenza tra un DSA e un non DSA ?

Io direi meglio: qual’è la differenza tra un creativo e un cervello razionale ?

Il creativo è più portato alle nuove idee, ma spesso non riesce a metterle in pratica

Il cervello razionale segue la logica e spesso è legato al ragionamento senza riuscire ad essere creativo.

Un cervello creativo non va bene a scuola dove è richiesto solo e soltanto un ragionamento razionale.

A differenza, un cervello razionale riesce meglio a scuola perché il suo modo di ragionare è perfettamente in linea con quello che viene richiesto.

Questo articolo vi serva a fare una riflessione, ma non a categorizzare le persone in bianco e nero, creative e non creative.

Questo perché nel mezzo ci sono migliaia di variabili che rendono gli esseri umani unici e non classificabili.

Articolo scritto da Benny Fera
Psicologo e Autore de Il bambino dimenticato

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1 commento su “Perché i DSA sono spesso distratti”

  1. Io credo che come donna DSA con sintomi di depressione e ansia la storia è lunga , direi che non riesco molto a concludere e sono molto dubbiosa di natura quindi, in pratica una barca che si appoggia a ogni riva ..
    Sperando di non andare troppo lo Tano per paura dell’abisso

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