Proprio questa mattina, mi sono svegliato con una profonda tristezza nel cuore.
Ho sognato di essere in un’aula universitaria e confrontandomi con un altro studente raccontavo che mi mancavano 3 esami alla laurea.
Nonostante ciò, non ero affatto felice perché rimandavo quegli esami da mesi.
Ricordo esattamente la sensazione di avere già quasi la tesi pronta e non aver finito gli esami.
Mi sentivo un fallito perché ero molto indietro con gli studi.
Altri amici molti più giovani, avevano iniziato il percorso di studi prima di me e lo avevano concluso senza ostacoli.
Mi sentivo un perfetto deficiente, a quei tempi ancora non sapevo di essere dislessico, quindi ero molto amareggiato per sentirmi molto diverso dagli altri studenti.
Quando non conosci il nome della tua difficoltà, ti senti strano e diverso, e ti vorresti nascondere dalla vergogna.
Questa sensazione rimane impressa nell’anima per tutta la vita, perché è il risultato del pessimo percorso scolastico e universitario.
Laurearmi non è stata una soddisfazione per me, credo che lo abbia fatto maggiormente per i miei genitori, cosi una volta per tutte li ho messi a tacere.
Solo dopo molti anni ho capito come fare per dare sfogo alla mia profonda creatività, nel lavoro da Psicologo.
Mi piace parlare in pubblico, raccontare la storia del bambino dimenticato.
La mia testimonianza è stata da esempio per molti giovani studenti.
Quando parlo in pubblico non preparo mai un discorso, riesco a raccontare a braccio, basandomi anche sulle sensazioni che mi trasmette il pubblico. Questo è uno dei lati positivi della sensibilità che spesso contraddistingue le persone con DSA.
Stamattina, attraverso il sogno, ho percepito quella vecchia sensazione di non essermi ancora laureato. Ero triste, e nella mia testa si affollavano mille pensieri di autocommiserazione.
È un sogno che si ripete periodicamente, quella cicatrice rimarrà per sempre.
D’altronde non mi posso lamentare, non sarò l’unico ad aver subito l’incubo degli anni passati sui banchi.
Mio padre mi racconta che il suo incubo ricorrente è quello di dover sostenere l’esame di Anatomia, un esame molto complesso che nella sua gioventù ha rubato un anno della sua vita.
Anche se la vita ci ha messo di fronte a queste grandi difficoltà, siamo comunque chiamati a vivere questa esistenza nel migliore dei modi.
È importante cercare di scrollarsi di dosso gli schemi e i luoghi comuni e cercare di portare avanti le proprie passioni senza farci condizionare.
Un percorso che ho attraversato grazie a 2 anni di Psicoterapia.
Un percorso che mi ha ridato la libertà, e che oggi mi consente di aiutare altre persone che hanno affrontato delle difficoltà simile alle mie.
La psicoterapia mi ha permesso di trasformare le mie ferite in una forza, e oggi posso aiutare gli altri a fare lo stesso.
Se anche tu senti il bisogno di un supporto professionale per superare le tue difficoltà, non esitare a contattarmi. Insieme possiamo lavorare per costruire un futuro più sereno e soddisfacente.
Contatto whatsapp: 3480019600