Ho sempre pensato che dovesse essere l’amore la mia ossessione, invece ….

Una riflessione su come la scuola ha preso il posto dell’amore.

Stamattina parlando con una mia amica ci siamo accorti che l’ossessione della nostra vita è diventata la scuola.

Ognuno per motivi diversi!

La mia amica, mamma di un ragazzino di 9 anni, ha ricominciato a fare i compiti.

Ed io, nel mio piccolo, vado nelle scuole per fare sensibilizzazione sui DSA.

Ci ritroviamo entrambi a scontrarci con un sistema a muro di gomma.

Entrambi ci ritroviamo senza volerlo, nelle peggiori delle storie d’amore.

Poveri illusi noi ….

Tutti e due single, e l’unica cosa che ci è rimasta attaccata è la scuola.

Alla fine abbiamo dovuto cedere alla tentazione di credere che dovesse essere l’amore la cosa più complicata.

Pensavamo all’amore come qualcosa con cui avremmo dovuto fare i conti per tutta la vita nel bene o nel male.

Invece no, l’amore si è fatto beffe di noi e ci ha lasciato nelle mani della scuola.

Cosi lei, dopo anni di scuola si ritrova a fare i conti con essa grazie a suo figlio che ovviamente non vuole fare i compiti e a scuola si annoia a morte.

Ed io?

Lungi da me dal fare figli!

Poi dovrebbero andare a scuola e li sarebbero davvero cavoli miei!

Il bambino dimenticato si rivolterebbe nella pancia e me la farebbe pagare a suon di gastrite, stress e ansia.

Poco male, mi trovo comunque a fare i conti con questa istituzione antiquata…

Lotto per i bambini che soffrono.

So che prima o poi dovrò dare una mano anche ai miei nipoti, perché per quanto possa sperare che tutto vada bene, la scuola da sempre problemi a meno che qualcosa non cambi radicalmente.

ad esempio:

  • I compiti a casa
  • I voti
  • le lezioni frontali
  • le classi numerosi
  • le lezioni obsolete
  • la tecnologia
  • il contatto con la natura.

Ci sarebbe tanto da cambiare.

La maggior parte degli studenti ha un problema con la scuola e non solo i DSA.

Quindi non credo che i miei nipoti ne saranno esenti….

A parte la dislessia, la scuola comunque crea situazioni di ansia, di competizione, di noia, di bullismo, di prevaricazione, di regole rigide che non hanno motivo di esistere nel 2019.

Una scuola rigida dalla quale pare non ci sia scampo.

Ancora mi chiedo a chi faccia bene questa scuola.

Molti pensano che la scuola forgi il carattere per il lavoro del futuro.

Ciò avrebbe senso se esitesse ancora il lavoro dipendente, ma se ancora non lo sapete oggi la maggior parte delle persone cerca di mettere su un’attività propria.

Il numero dei liberi professionisti è aumentato vertiginosamente.

Queste persone che devono farsi da sole, hanno bisogno di slegarsi dagli stereotipi del bravo studente legato alle regole.

Hanno bisogno di idee, e l’idea nasce dalla libertà di pensiero.

Smantellare le ferree regole inutili scolastiche è il primo lavoro che dovrebbe fare su di se un imprenditore o un libero professionista.

Quindi cosa ci trova di utile nella scuola un giovane studente?

Il piacere di prendere un buon voto e fare felice i genitori e l’insegnante?

e a lui che gli rimane?

Una bella lezioncina imparata a memoria.

Quindi forse la scuola è utile per socializzare?

Beh in un certo senso si, perché sei a contatto con altri tuoi coetanei…

Ma esattamente quanto è curata la relazione nelle classi?

Ben poco, c’è il programma da portare avanti!

E spesso ti dicono di fare silenzio…

Insomma a chi è utile questa scuola?

Forse all’ego di alcuni insegnanti a cui piace tenere le redini del potere su 20 studenti?

O forse alle loro tasche con lo stipendio che portano a casa?

Non lo so, ditemelo voi, perché come sapete io sono molto ignorante…

A cosa serve la scuola nel 2019?

Forse serve ai genitori per parcheggiare i bambini ?

Oppure per fare a gare con gli altri genitori per chi prende il voto più alto?

O forse per il lavoro assicurato che dopo la scuola arriva ?

No niente, sarà che avrò dei pregiudizi.

Si è probabile, me lo hanno detto anche ad uno dei miei convegni.

Quindi vi prego aiutatemi voi a capire a cosa è utile la scuola nel 2019.

Aaaah aspetta!!

Alla formazione di base!

Formazione di base, mi ha sempre incuriosito questo termine.

Non ho mai capito cosa vuol dire, forse è solo una illusione di noi adulti!

Quanti di voi ricordano quello che hanno studiato a scuola?

O comunque quanti di voi hanno usato le competenze scolastiche per fare il lavoro che fanno oggi?

Per quanto mi riguarda, a parte alcuni esami universitari molto interessanti, mi sarei risparmiato volentieri tutte le elementari e medie.

Le superiori no! Perché ho conosciuto molte ragazze interessanti.

Questo blog è seguito per la maggior parte da adulti, che hanno una vaga idea di cosa possa servire la scuola.

Ma fate questa domanda agli studenti, o ai vostri figli.

A cosa serve la scuola nel 2019?

Aspetto le loro risposte 😉

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Siamo nell’era degli ipercognitivi

“Mio figlio ancora non parla”

“Mio figlio non ha ancora imparato a leggere”

“Mio figlio non sta mai fermo”

Sono queste le frasi ricorrenti che sento dai genitori 

Vogliamo tutti figli poco impegnativi e studiosi

Come se nella vita esista solo il cervello 

Studiare, leggere, scrivere, laurearsi pare che siano caratteristiche imprescindibili in questa epoca!

I bambini sono portati ad essere tutta testa, perché secondo la mentalità corrente, devono competere in un mondo altamente competitivo.

E se il bambino non inizia a leggere, parla in ritardo o non sta mai fermo ?

Ecco che scatta la diagnosi “DSA, ADHD”

Non si rispettano i tempi di nessuno!

Si segue la marcia della proposta pubblica 

La scuola!

Si segue il programma, e chi ha difficoltà deve essere “aiutato”

Spesso i bambini sono spaesati in questo mondo 

Si vedono portati alla neuropsichiatria infantile senza un apparente motivo!

Leggo peggio degli altri, scrivo male, non sto mai fermo … quindi ho un disturbo!

Mi ricorda la storia dei mancini che venivano costretti a scrivere con la destra … ne portano i segni anche da adulti!

Per fortuna per loro non c’era una diagnosi!

Voglio ricordare al mondo che non abbiamo solo la testa per imparare nozioni, abbiamo anche tutto il resto del corpo!

Questo vale sopratutto per i bambini che hanno come esigenza prioritaria quella di  usare il corpo!

Gioco, creatività, coordinazione motoria, relazione tra i pari, emotività, pare che siano qualità passate di moda!

Se il bambino non memorizza, scatta subito l’allarme diagnosi!

Ma è davvero la memorizzazione la caratteristica più importante da sviluppare?

Esatto, MEMORIZZAZIONE, perché a scuola non c’è apprendimento!

L’apprendimento è volontario e sotteso dalla motivazione individuale, e questo spesso a scuola non avviene.

La memorizzazione è un processo meccanico che possono fare anche i robot!

Anche chi non ha mai avuto “disturbi” può concordare con me che molte delle nozioni imparate a scuola vengono dimenticate.

Quindi mi chiedo, sono davvero utili?

Ma sopratutto è giusto portare i bambini alla neuropsichiatria, fargli una diagnosi, solo perché non memorizza le nozioni scolastiche?

Ho visto bambini DSA che fuori da scuola usano la creatività in maniera sorprendente!

Bisogna studiare studiare e ancora studiare per arrivare dove ?

Ancora non si sa ….

Articolo scritto da Benny Fera, psicologo dislessico e autore 

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