“Scrivi 100 volte” una pratica da abolire

Qual’è il valore educativo della punizione e come influisce sulla psicologia del bambino.

Pensavo fosse solo un lontano ricordo.

Un brutto ricordo.

Da un breve sondaggio sulla pagina facebook io e la dislessia a quanto pare esiste ancora la punizione dello scrivere 100 volte.

Sarà successo a molti di voi..

A me succedeva quando non mettevo l’accento sulla “e” oppure perché ero distratto e facevo altro in classe.

La prima sensazione che provavo quando venivo punito era l’umiliazione, avevo gli occhi della classe puntati tutti su di me ed io mi sentivo un verme, mi sentivo un grosso asino incapace.

La seconda sensazione era la rabbia di non riuscire, per quando io potessi scrivere cento volte la e con l’accento non mi entrava nella testa e questo mi faceva una rabbia incredibile.

Per quando le insegnanti potessero non crederci io non riuscivo a stare attento in classe, il mio cervello rifiutava totalmente quelle nozioni, e per quanto mi sforzassi di stare attento, facevo solo del male a me stesso, un male che partiva dalla stomaco e mi faceva contorcere in ogni mio muscolo.

La terza sensazione era la rassegnazione, pensavo fortemente di essere un incapace, lo dicevo a me stesso continuamente, fino ad assumerne completamente il ruolo.

Qual’è il valore educativo della punizione?

A cosa serve scrivere 100 volte?

  • Serve a farci sentire diversi e inferiori agli altri.
  • Serve a creare delle grosse carenze nella stima di noi stessi.
  • Serve a creare un’immagine distorta della personalità.

Un contesto sfavorevole può condizionare la vita di una persona.

Ogni giorno subire umiliazioni e punizioni costruisce una personalità debole e remissiva, che non riguarda solo la vita negli anni della scolarizzazione, diventa un morbo che ti porti dentro per sempre!

Articolo scritto da Benny Fera
Psicologo e Autore de Il bambino dimenticato

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