Come riaprirà la scuola a settembre?

Una bella gatta da pelare la questione “riapertura scuole” per il mese di settembre.

Il Coronavirus costringe lo stato a prendere dei provvedimenti seri ed anche abbastanza complessi.

Ad esempio è previsto l’ingresso nelle classi a scaglioni divisi in tempi di 15 minuti.

Personale e studenti dovranno essere provvisti di mascherine.

Per rispettare le distanze si dovrà ridurre il numero di studenti per classe.

Più classi vorrà dire più insegnanti, a questo proposito ci saranno nuove assunzioni nel corpo docente.

Mi sono battuto spesso per la necessità di avere meno allievi per classe in modo che gli studenti potessero essere seguiti meglio dagli insegnanti, ma la scuola ha gli spazi per duplicare le classi?

Ci siamo sempre lamentati dell’esigua somma che lo stato ha destinato all’istruzione, come si farà a Settembre a sopperire a questa enorme spesa pubblica?

Molti interrogativi che portano il mondo scuola a fare un enorme cambio di marcia.

Da un lato appare stimolante il grande cambiamento, ma a volte mi chiedo se ne vale davvero la pena.

Molti genitori avranno il coraggio di mandare i figli a scuola? O ci sarà ancora la fobia del virus?

A mio parere vedremo aumentare le richieste di educazione parentale, una legge che consente di tenere i propri figli a casa e istruirli attraverso gli stessi genitori o un tutor.

I bambini e i ragazzi saranno davvero al sicuro? riuscirà la scuola a gestire questo grande assembramento di ragazzi?

Di sicuro siamo ancora lontani da una soluzione, nel frattempo il ministro Azzolina cerca di sbrogliare la situazione.

Un forte esame di coscienza per la scuola pubblica, che tutto sommato ha bisogno di cambiare visto l’altissimo numero di studenti che all’età di 14 anni non è in grado di leggere e far di conto, (fonte Corriere della sera).

La colpa non è ne degli studenti, ne degli insegnanti.

Gli studenti vivono in un mondo altamente virtuale, dove non necessariamente bisogna conoscere le tabelline e la grammatica.

D’altra parte, gli insegnanti sono costretti a seguire un programma obsoleto e far di tutto per renderlo gradito agli studenti.

Insomma una scuola non più al passo con i tempi che gli stessi studenti definiscono inutile dal punto di vista della didattica, ma quanto mai utile come punto di ritrovo.

A mio parere oggi la scuola ha l’esigenza di spazi aperti, e di ridare vita alla manualità e la creatività.

Lo dimostra questa economia che apparentemente ci fa sentire a nostro agio, ma in realtà siamo costretti ormai ad acquistare ogni cosa e non siamo nemmeno più capaci di far crescere il nostro orto.

Una riscoperta che stiamo ritrovando nel nostro paese, molti laureati si sono riversati nei campi per coltivare, perché ormai frustrati da una routine che non ha dato nessun miglioramento alla loro vita.

Come riaprirà la scuola a Settembre?

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Altri libri utili:

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