Sono pochi quelli che conoscono oggi il disagio che molti genitori vivono dietro le quinte.
Sono pochi quelli che sanno cosa prova nel suo cuore un bambino che in classe soffre.
Sono bambini che ogni giorno ingoiano bocconi amari, che si svegliano la mattina con le lacrime negli occhi per dover affrontare un altro giorno di scuola.
É questo il tema del racconto autobiografico Il bambino dimenticato.
Un viaggio nella mente di un dislessico, un bambino intelligente, ma con difficoltà nella lettura, scrittura e calcolo.
Questi bambini vivono in sordina, si accorgono di essere diversi dagli altri e sperano che nessuno se ne accorga, vivono silenziosamente il loro dolore.
Per la settimana nazionale della dislessia, L’autore Benny Fera, ha pensato di regalare una copia del suo libro.
Dopo un lungo sondaggio su facebook ne è risultato che questa copia deve essere recapitata al ministro dell’istruzione Marco Bussetti.
La riceverà?
La leggerà?
E … sarà sensibile al tema?
Il bambino dimenticato è già entrato nel cuore di molti, anche di chi non riconosceva nella dislessia e DSA un problema.
Con la speranza di essere ascoltati abbiamo pensato ad una raccolta firme su Facebook per dare maggiore potenza alla nostra voce.
Sono più di 100 i genitori che hanno partecipato, se vuoi partecipare anche tu clicca qui
Leggi la mail che voglio inviare al ministro:
“Sono le 8.15 di lunedì mattina e sono già esausta.
Tre settimana di scuola, primo anno di scuola media e rifiuto per la scuola.
Comunque mi presento, sono D. mamma di A.11 anni, prima media , certificazione DSA dalla quarta elementare. Disgrafico e disortografico. Non memorizza l’alfabeto, i mesi dell’anno, e le tabelline. Non sa fare bene i lacci alle scarpe.
Invidia il suo gatto che se ne può stare in giardino tutto il giorno.
Dice che a scuola si annoia , le insegnanti usano troppe parole.
Come si fa ???”