Scolarizzare i bambini del 2020!

Cerchiamo di capire il senso della scolarizzazione nel 2020, ha senso l’educazione che stiamo dando ai bambini?

Siamo quasi approdati nel 2020 e l’unica istituzione che si evolve troppo lentamente è la scuola.

La domanda di oggi è: “ha senso tenere i bambini in classe ad ingurgitare nozioni, quando la fuori il mondo corre alla velocità della luce?”

“esattamente a cosa stiamo preparando i bambini?”

L’approccio scolastico ha proprio l’aria di caserma, dove le regole e le nozioni imposte dall’alto la fanno da padrone.

Cose come “fare l’appello” “scrivere alla lavagna” “fare il dettato” suonano tanto come modello del lavoratore in fabbrica.

Il problema è che il periodo dell’industrializzazione è finito da un pezzo e di queste mansioni non ne abbiamo più bisogno.

Un tempo i bambini venivano formati al meglio in un periodo in cui l’industrializzazione prendeva piede e bisognava avere una “formazione di base” che ti consentiva di accedere al lavoro.

Ma oggi è ancora cosi?

Mi farei qualche domanda…

Davvero abbiamo bisogno di libri e quaderni zeppi di nozioni per dare la possibilità al bambino che cresce nella società odierna di trovare una sistemazione nel futuro?

Questo è quanto mai lontano dalla realtà

In un mondo che …

  • Le informazioni le trovi ovunque su internet e puoi scegliere quelle che ti interessano.
  • La tecnologia continua ad avanzare mentre a scuola siamo ancora con mezzi obsoleti
  • Il tipo di educazione scolastica insegna all’obbedienza e il rispetto della figura adulta, reprimendo il senso critico e l’autonomia
  • Il lavoro di oggi non richiede “solo teoria”, ma sopratutto pratica e autonomia
  • Il lavoro di oggi richiede “specialisti” in ogni settore, e non una preparazione generica.

è un paradosso che un bambino si senta a disagio a scuola

Se non a disagio, quantomeno annoiato e insoddisfatto del fatto che non sta aggiungendo nulla alla sua crescita personale.

Lo testimonia il fatto che quando chiedo agli studenti “a quanti di voi piace la scuola?”

Di solito alza la mano circa il 5% del totale.

Un duro colpo per il mondo degli adulti che riconosce questa incombenza, ma si trova a fare i conti con una scuola povera, priva di risorse.

E i pochi eroi cercano di fare il possibile per rendere la classe un posto interessante, vivibile e sopratutto umano.

Benny Fera
Psicologo dislessico e Autore

Servizio di formazione e sensibilizzazione DSA

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1 commento su “Scolarizzare i bambini del 2020!”

  1. Me lo sono domandata anche io…e sempre più penso che ci voglia un cambiamento radicale del metodo di insegnamento, della didattica e di come fare scuola per formare adulti più consapevoli e decisi del domani.
    Escluderei le ripetizioni infinite carta su carta, le nozione ormai antiche, farei loro fare più laboratori perche’ divertendosi imparerebbero meglio e con passione, alle elementari inserirei le prime basi di ogni materia utile sempre in forma visiva e ludica e sperimentale insomma, più uscite e gite culturali,insomma….modelli americani? Almeno i bimbi avrebbero modo di coltivare le loro vere passioni scoprirne altre e quindi a fine studi sapere davvero cosa poter fare e divenire nella vita
    Troppa rigidità non va bene, troppe ripetizioni neanche. Servirebbe coinvolgimento, passione e soprattutto capacità da parte di tt gli insegnanti di sperimentare nuovi metodi e di essere innovativi, geniali, coinvolgenti….
    Eppure molti sottovalutano addirittura il loro lavoro, non riconoscono la responsabilità Educativa Scolastica, hanno loro stessi perso motivazione…e si sono arenati non capendo che così facendo arenano menti giovani prima ancora di poter provare a insegnare loro ..

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