La scuola come trampolino verso il futuro

Cosa stiamo facendo per il futuro dei giovani esseri umani ?
Non credo che le tabelline, i teoremi e le coniugazioni siano sufficienti

l’obiettivo non è essere la scuola prima nelle classifiche 

L’obiettivo è lasciare che i ragazzi realizzino i loro sogni!

Ve lo dico per esperienza 

Sono uscito dalla scuola soffocato dai pregiudizi

Preoccupato dalla paura di sbagliare 

Ero irrigidito al pensiero del giudizio degli altri

Non sapevo chi fossi, e non avevo nessuna idea di dove volessi andare …

A scuola avevo ereditato la convinzione di essere io quello sbagliato!

Questa convinzione mi è rimasta per anni!

Ripeto 

L’obiettivo della scuola dovrebbe essere di dare la possibilità ai ragazzi di scegliere

Di confrontarsi 

Di capirsi 

Di esprimere le loro idee e il loro pensiero critico …

La scuola purtroppo ancora oggi continua a lavorare sul fronte della “formazione passiva”

Cosa stiamo facendo per il futuro dei giovani esseri umani ?

Come li stiamo aiutando ad affrontare la vita ?

Non credo che le tabelline, i teoremi e le coniugazioni siano sufficienti !!

Articolo scritto da Benny Fera psicologo e autore

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Una visione chiara del futuro dei DSA

La creatività, l’empatia, il pensiero critico, l’emotività sono le qualità umane più preziose, quelle su cui dovremmo puntare di più, quelle che i robot non potranno mai sostituirci!

A volte mi fermo a pensare:

Chi vincerà?

La scuola o i bambini?

Se la domanda vi sembra impertinente, provate a chiedervi:

Cosa sta dando oggi la scuola ai bambini?

La scuola viaggia con 100 anni di ritardo.

Siamo nell’era della tecnologia:

Si scrive sugli smartphone con il touch screen e con la sintesi vocale

A scuola invece andiamo ancora con penna e calamaio… forse sto esagerando, ma non troppo.

Su internet possiamo trovare tutte le informazioni di cuoi abbiamo bisogno.

Quali sono le informazioni di cui più abbiamo bisogno?

quelle che ci interessano

Anche l’insegnante più preparata non può ad avere le informazioni che servono a tutti, infatti si usano i programmi scolastici ed un modello uguale per tutti.

Ad esempio io ho imparato a coltivare grazie a internet: periodi di semina, trattamenti e raccolta, esposizione al sole.

Ho imparato metodi biologici come trattamento per le piante, di conseguenza anche il nome di alcuni parassiti e di come debellarli.

E se vuoi imparare a costruire una casa, ad aggiustare il motore della tua auto, dipingere un quadro, creare un sito internet trovi tutto su internet, non sarò qui a fare l’elenco perché sarebbe troppo lungo.

A scuola siamo ancora ad imparare le tabelline, le coniugazioni dei verbi e la storia della rivoluzione industriale.

Per non parlare del fatto che a scuola gli smartphone sono vietati!

Rigorosamente carta e penna!

Molto strano visto che i ragazzi ci stanno perennemente attaccati!

Perché non sfruttare la situazione e fare un corso su come usare lo smartphone per qualcosa che può esserci utile?

No! a scuola continuiamo ad usare i buoni e vecchi programmi!

Da 100 anni a questa parte tante cose sono cambiate:

Le TV: siamo passati dal tubo catodico agli schermi piatti.

Il lavoro: con l’invenzione del Personal Computer, oggi una persona può lavorare direttamente da casa

É cambiata la comunicazione, siamo passati dalle lettere spedite per posta agli smartphone per tenerci in contatto ogni attimo.

Anche molti servizi pubblici si sono evoluti, basti guardare le poste.

Una volta facevamo file chilometriche.

Oggi è tutto automatizzato, addirittura puoi prenotare dallo smartphone esattamente l’ora del duo turno.

Perché sto parlando di queste cose?

Perché la scuola da 100 anni non è cambiata affatto!

Una lavagna, un insegnante, sedie e banchi, programmi da seguire e lezioni da imparare a memoria!

Perché la scuola non si evolve?

Perché la scuola non si mette al passo coi tempi lasciando indietro i bambini?

Molto strano non vi pare?

Eppure la nostra maggiore risorsa non sono le TV, le auto, gli smartphone, ma i bambini.

Dovremmo investire sulla qualità della formazione dei bambini, sono loro il futuro.

La mia visione a volte spaventa, a volte attira il consenso di molte persone che hanno capito il senso delle mie parole.

So che questa mia visione va a toccare certe salde posizioni che mantengono le persone che lavorano nella scuola.

Spesso turante i miei eventi sulla dislessia alcuni insegnanti storcono il naso!

Una visione nuova funziona quando smuove gli animi delle persone, nel bene e nel male.

Ci sono persone che sposano a pieno la mia idea, altre che la respingono fortemente.

Non ha importanza, purché se ne parli!

I bambini di oggi hanno il diritto di stare al passo con i tempi

I bambini che oggi soffrono la scuola hanno bisogno di vedere riconosciuti i loro diritti

Il futuro del lavoro non è dietro una scrivania a compilare moduli, non è la catena di montaggio.

La maggior parte dei lavori purtroppo scomparirà perché saranno automatizzati.

Il futuro del lavoro è online, sarà importante avere nuove idee, saper comunicare, saper costruire un sito internet, avere buone capacità empatiche ed emotive, sono queste le qualità che dovremmo sviluppare per il futuro.

La creatività, l’empatia, il pensiero critico, l’emotività sono le qualità umane più preziose, quelle su cui dovremmo puntare di più, quelle che i robot non potranno mai sostituirci!

Quella dei DSA è una grande bolla che non tarderà ad esplodere insieme a tutti gli altri disagi che ci sono nelle scuole.

Non credo che sia importante fare diagnosi a tappeto e mettere un’etichetta alla metà della classe.

Credo che il nostro primario obiettivo sia cambiare modo di crescere i bambini, di dare pari opportunità a tutti!

Non esiste un metodo buono per tutti!

Esiste il singolo individuo con le sue peculiari caratteristiche!

Vuoi un esempio? leggi “La scuola dei miei sogni”, lo trovi su Amazon, clicca qui!

Articolo scritto da Benny Fera, psicologo dislessico e autore.

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La mia scuola è la migliore del quartiere

La lotta dei giganti

Se vado per logica, la scuola dovrebbe essere un posto dove i bambini apprendono delle informazioni per il loro futuro.

Intanto a scuola i bambino non “apprendono” ma imparano a memoria, per apprendere ci vorrebbe la loro spontanea motivazione, che a scuola avviene in rarissimi casi.

Queste informazioni che memorizzano gli serviranno per il loro futuro?

No, almeno per due motivi:

  1. Memorizzare nozioni che il nostro cervello reputa interessanti non serve perché il cervello con il tempo le sputa via!
  2. Che cos’è il futuro? qualcosa di molto diverso dalla scuola, pensate al fatto che oggi la maggior parte dei lavoratori si è spostata online (vedi il qui presente) e di questo la scuola non parla affatto, anzi continua a propinare delle nozioni obsolete.

Vogliamo dire che la scuola accresce il bagaglio delle conoscenze personali?

Si, questo è vero, ma non per tutti!

Ci sono bambini e ragazzi che memorizzano facilmente le nozioni scolastiche fatte di lettere e numeri, e le portano con se come bagaglio di conoscenza.

Ci sono bambini che imparano con l’esperienza e aumentano le loro conoscenze sperimentandosi.

Dopo aver esaminato la funzione educativa della scuola, possiamo tornare al tema principale … a no! …. dimenticavo …. la socializzazione.

A scuola si socializza?

Certo!

si sta tutti insieme, se stiamo tutti insieme possiamo socializzare?

Non proprio perché bisogna farlo sotto banco altrimenti la maestra si arrabbia.

Bene allora socializziamo durante la ricreazione che dura 15 minuti mi pare…

6 ore di scuola per 15 minuti di ricreazione non vi sembrano pochi?

Ma se la scuola ha tutte queste falle che io descrivo, allora perché esiste?

La scuola esiste per riempire l’ego degli adulti!

Ah non lo sapevate?

Le scuola fanno a gara a chi è la migliore!

Ad esempio le prove invalsi hanno messo in ansia tutti i dirigenti e gli insegnanti che per dimostrare al mondo che sono i più bravi hanno aumentato il carico di lavoro a carico dei bambini.

La mia scuola è la migliore del quartiere:

Una mamma mi ha raccontato: “mio figlio ha il badge che viene strisciato quando entra a scuola e quando esce, tutte le informazioni su voti, note e richiami mi vengono comunicate attraverso un’app sul telefono”, la signora sorridendo aggiunge “mi sembra un po’ una caserma”

Io sono sbalordito, non so nemmeno più cosa rispondere

E sapete perché alcune scuole diventano caserme? … no scusate, “all’avanguardia”?

Perché devono primeggiare, e tutte le altre scuola e gli altri genitori devono dire: “quella è la scuola migliore del quartiere”

E chi ne fa le spese?

Sempre e solo i vostri figli!

Le scuole si organizzano in base alle idee degli adulti, i bambini non li ascolta nessuno.

Un giorno dovresti chiedere a tuo figlio “come dovrebbe essere la scuola?”

Ho provato a fare questa domanda ai bambini e non sanno rispondere

Sapete perché?

Perché già da molto piccoli li hanno abituati a non pensare, ma ad eseguire!

Articolo scritto da Benny Fera, psicologo e autore che lotta per i diritti dei bambini

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