Ieri sera in diretta su Facebook ho spiegato con la mia solita enfasi la direzione in cui sto andando.
É importante che chi mi segue sappia qual’è il mio obiettivo e la direzione che sto prendendo.
La maggior parte delle persone che seguono questo blog e la pagina Facebook sono genitori, per lo più mamme.
Mamme in difficoltà con la scuola, in difficoltà con il proprio figlio, mamme alle prese con il rispetto del PDP, con lo svolgimento dei compiti a casa, mamme che tutti i giorni cercano la soluzione migliore per affrontare le difficoltà del proprio figlio.
Ci sono anche insegnanti aperti ad affrontare il tema della dislessia in maniera nuova, non soltanto dal punto di vista delle difficoltà, ma anche delle caratteristiche e delle potenzialità di questi bambini.
Ci troviamo in un momento storico in cui la scuola pubblica domina il panorama educativo dei nostri bambini.
Non c’è scampo, a scuola bisogna andarci, con i suoi pro e i suoi contro.
Il focus su cui sono profondamente concentrato è la sofferenza di alcuni bambini.
- Bambini con un’etichetta (ADHD, DSA, DAS e compagnia bella)
- Bambini plusdotati
- Bambini che a scuola non ci vogliono andare
Questi bambini hanno il diritto di essere ascoltati
Questi bambini hanno il diritto di vivere la loro vita serenamente
Invece spesso si vedono stretti in una morsa.
Le pressioni scolastiche da una parte, le pressioni familiari dall’altra mettono a dura prova l’autostima di questi bambini, non che la salute psichica.
Chi mi segue deve sapere che il mio obiettivo è una scuola nuova, dove non ci sono etichette, dove i bambini vengono rispettati ed ascoltati, dove i bambini hanno la facoltà di scegliere.
Una scuola nuova che si chiama “la scuola dei miei sogni” a breve con Amazon.
La scuola dei miei sogni non ha nulla a che vedere con la scuola pubblica.
Io non credo nel cambiamento della scuola pubblica, anche se molte cose stanno cambiando (molto lentamente), il contesto strutturale ed educativo è sbagliato dalle fondamenta.
Il mio cammino non sarà breve, per adesso sono concentrato sulla sensibilizzazione.
Vado nelle scuole e nelle associazioni di tutto il territorio per far conoscere cosa vuol dire “soffrire per la scuola”, per far conoscere il mio progetto di una scuola nuova.
La sensibilizzazione è una parte del mio cammino ed ha una duplice funzione:
- Sensibilizzare le insegnanti che non credono nella dislessia
- Far conoscere il mio progetto
Se credi nel mio progetto di una scuola nuova, condividi questo articolo!
Per organizzare con il Dr. Fera una giornata di sensibilizzazione vai a questo link
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