Le differenze tra Empatia cognitiva ed Empatia affettiva

Ho sempre pensato di essere empatico, sinceramente anche troppo, tanto da dover stare lontano da determinate situazioni per evitare il sovraccarico emotivo.

Mi sono accorto di non aver capito davvero a fondo il concetto di empatia fino a quando l’ho trovato ben descritto nel libro che sto leggendo Guida completa alla sindrome di Asperger.

Un libro dedicato a chi vuole approfondire in maniera più tecnica quelle che sono le difficoltà degli Asperger (o Autismo di livello 1) che spesso sono associate alla Dislessia e i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).

È spiegato molto bene il concetto di Empatia, ed adesso capisco dove può avere difficoltà un soggetto neurodiverso (DSA, Asperger, ADHD).

Riporto direttamente dal libro:

1.​ Empatia cognitiva: rappresenta la capacità di prendere in considerazione la prospettiva altrui e comprenderne intenzioni, pensieri, emozioni e comportamenti.

2.​ Empatia affettiva: rappresenta la tendenza a “sentire” le emozioni e gli stati d’animo degli altri e si divide a sua volta in:

a. ​Consapevolezza empatica: valuta sentimenti di compassione “orientati agli altri” e preoccupazione per gli sfortunati.

b. ​Sofferenza personale: misura sentimenti “orientati verso sé stessi” di ansia personale e disagio in contesti interpersonali emotivamente carichi.

Attwood, Tony. Guida completa alla Sindrome di Asperger (Italian Edition) (p.252). Edra. Edizione del Kindle.

A quanto pare, le persone Asperger e Neurodiverse, hanno una empatia affettiva intatta, ma molte difficoltà nell’empatia cognitiva.

Le difficoltà nell’empatia cognitiva, nella distinzione tra sé e l’altro, spesso porta ad avere alti livelli di ansia e sofferenza personale che possono portare ad un evitamento dalle situazioni emotivamente cariche.

Quindi, spesso, se una persona nello spettro autistico evita situazioni emotive non è perché sia disinteressata, ma perché ne è troppo coinvolta.

Questo è un concetto chiave per comprendere alcuni dei comportamenti antisociali degli Asperger (e in una buona percentuale anche dei DSA) che percepiscono le emozioni degli altri, ma letteralmente non sanno che farsene perché non hanno una empatia cognitiva adeguatamente sviluppata.

Sicuramente un percorso psicologico, aiuta a sviluppare quelle capacità di cui i DSA e i Neurodiversi in genere, sono carenti.

Clicca sul numero di telefono e scrivimi su whatsapp per richiedere informazioni su una prima consulenza 3480019600

Dr. Fera Benedetto
Psicologo e Autore delle Neurodiversità (DSA; ADHD; Asperger)

Rispondi