Gli scarsi risultati scolastici spesso non sono dovuti allo scarso impegno, ma ad alcune caratteristiche cognitive
Se sei un genitore o uno studente, probabilmente ti sarà capitato molte volte di sentire queste frasi:
“Potrebbe fare di più”
“È intelligente, ma non si applica”
“È svogliato”
Anche se abbiamo fatto passi in avanti sulla conoscenza della dislessia, molti insegnanti pensano ancora che i risultati scolastici di una studente siano proporzionai al suo impegno.
Purtroppo non è così
Vi è mai capitato di stare ore sui libri e ricordare pochissimo il giorno dopo?
Ebbene è stato sempre il mio cruccio per tutti gli anni di scuola.
Se non conosci come funziona il tuo cervello le cose si complicano.
Molti non sanno che alcuni cervelli sono geneticamente predisposti per pensare ad immagini e quindi hanno poca dimestichezza con lettere e numeri.
Per i DSA è molto difficile attenersi alla realtà del testo, perché la mente divaga.
Non è una cosa di cui vergognarsi o arrabbiarsi.
Il cervello di alcuni di noi è generativo, creativo.
Non è fatto per immagazzinare molti contenuti, al contrario per natura tende a generare sempre nuove idee.
Ricordo che durante le interrogazioni mi dicevano spesso che non mi attenevo al testo e che davo una mia interpretazione a quello che c’era scritto.
Ovviamente me ne vergognavo!
mi accorgevo che la mia mente tendeva sempre ad interpretare a modo suo.
A nessun insegnante piace che ti metti a fare il filosofo, loro vogliono sentire la lezione così com’è scritta sui libri.
Eppure una caratteristica tipica della mente DSA è quella del pensiero creativo.
Una ricerca spontanea di nuove idee ed interpretazioni della realtà.
Purtroppo per esperienza ho imparato che a scuola c’è poco spazio per questo modo di essere e spesso si viene denigrati.
Alla fine ti fanno credere veramente di essere “strano” ed inizi a pensare che il tuo cervello non funzioni bene.
Solo dopo anni di lavoro su me stesso ho iniziato a vedere le mie caratteristiche come abilità, e non come “stranezze”.
Quindi non demordere, non sei strano, non sei svogliato. L’unica cosa vera è che sei intelligente e questo i professori lo sanno.
Solo che loro non sanno come mettere a frutto la tua intelligenza.
Benny Fera
Psicologo e Autore
Il bambino dimenticato
Come viviere da dislessico
La scuola dei miei sogni
Dislessia: quale scuola?
Ti ho lasciato un bacio in stazione
Benny fuori classe
Mi piace:
"Mi piace" Caricamento...