É tanto tempo ormai che mi occupo di DSA.
Una difficoltà che ho vissuto sulla mia pelle.
In effetti ho riflettuto molto e mi sono chiesto: se la dislessia non è una malattia, perché ho avuto tante difficoltà a scuola e sopratutto perché non ho potuto mai sfruttare le mie caratteristiche?
La domanda a lungo andare diventa esistenziale e mi ha portato a riflessioni che non avrei mai immaginato.
Una delle risposte che ho trovato alle mie difficoltà scolastiche è stata che l’apprendimento di tipo scolastico è soltanto una delle alternative che la natura umana propone per imparare.
Non essendo ne stupido ne malato, ho voluto appunto approfondire il tema dell’intelligenza e delle diverse tipologie che ho descritto in un precedente articolo che puoi trovare cliccando qui.
In effetti Gardner descrive 9 tipi di intelligenze, e solo 2 o 3 vengono sfruttate nell’apprendimento scolastico.
E cosa succede a chi non ha delle caratteristiche cognitive che non colludono con l’apprendimento scolastico?
caratteristiche tipiche del DSA sono:
- INTUITO
- CREATIVITÀ
- EMPATIA
Queste caratteristiche non servono molto a scuola.
Facciamo degli esempi:
L’intuito è come un lampo, che arriva all’improvviso e ti da la possibilità di risolvere un problema di matematica saltando tutti i passaggi.
Oppure ancora la creatività la utilizziamo durante l’interrogazione quando non ricordiamo nulla di quello che abbiamo letto a casa e quindi iniziamo ad inventare.
L’empatia serve a capire come si sente un’insegnante o un compagno in difficoltà e molto spesso queste emozioni ti si appiccicano addosso fino al punto di non riuscire davvero a fare nulla e quindi a risultare distratto e disorientato.
Insomma per una persona cosi non è facile la vita scolastica.
Ma queste caratteristiche a cosa servono nella vita reale?
L’intuito serve a trovare soluzioni originali a problemi a cui altre persone non riescono ad arrivare facilmente.
La creatività serve ad esempio ad inventarsi un lavoro. Dovete sapere che la maggior parte degli imprenditori sono dislessici e loro hanno costruito la loro attività da zero.
L’empatia ti da la possibilità di guardare le persone con un occhio diverso. Ci fa capire come si sente una persona, a metterci nei suoi panni, questa caratteristica migliora i rapporti sociali ad ogni livello.
Adesso mi chiedo:
- A cosa serve l’intuito a scuola dove tutto è già prestabilito secondo dei passaggi standard?
- A cosa serve la creatività a scuola dove quello che devi fare te lo dicono gli insegnanti?
- A cosa serve l’empatia a scuola dove la socializzazione tra i pari è limitata alla ricreazione e il resto del tempo è veicolata da un adulto?
Dott. Fera Benedetto
Psicologo e Autore
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