Scuola: solo a pensarci mi viene il mal di stomaco

La mia idea è quella di una scuola diversa e non cercare di rattoppare quella attuale.

Il lavoro che faccio non è un lavoro, ma una missione!

Quando ho scelto di iniziare con questo blog, il mio intento era quello di sfogare tutta la mia rabbia.

Tanta rabbia e sofferenza accumulata negli anni scolastici.

Chi mi conosce sa che spesso ho un parere molto rigido sulla scuola

Il mio punto di vista sul mondo dell’educazione è fuori dal coro

Nessuna nuova ideologia è stata subito accettata dalla massa.

Pensate a Leonardo Da vinci che inventò l’elicottero ma a suo tempo non poteva volare

Pensate a Darwin e alle teoria dell’evoluzione che fu definita “eresia”

Le idee nuove non sono mai ben viste nel presente, ma spesso diventano fonte di grande ispirazione.

Con il passare del tempo ho approfondito i miei studi sulla scuola e sull’educazione

Volevo essere sicuro che non ci fossero altri passi come me che pensano che la scuola sia un’eresia.

Ebbene ho trovato molti personaggi illustri che hanno rivoluzionato il modo di fare scuola o addirittura hanno creato una scuola “diversa”

Un esempio e Summerhill, una scuola democratica del Regno Unito che nasce dall’idea si Alexander Neill per accogliere tutti “gli asini” e i bambini “troppo vivaci” che venivano scartati dalle scuola pubbliche.

Ben presto Summerhill diventa un esempio educativo illustre e decantato nel mondo.

Adesso accoglie anche figli di personaggi VIP che vogliono dare ai propri figli una formazione più completa, e non solo didattica.  Scarica il testo

Il fondatore di questa scuola inizialmente fu molto criticato per il suo modo amministrare questa scuola, con il passare del tempo se ne sono visti i frutti, ed ecco che oggi è diventata un esempio di scuola unico. Esiste ormai da più di 100 anni.

Montessori, Stainer, hanno dedicato la loro vita a creare metodi su misura per i bambini.

Per me sono stati fonte di ispirazione fino ad avere il coraggio di sviluppare una mia precisa idea di come la scuola dovrebbe essere.

Fin da piccolo avevo in mente un modello di scuola che oggi ho descritto nel libro la scuola dei miei sogni , un vero e proprio progetto che voglio realizzare!

La scuola dei miei sogni nasce dall’esigenza mia e di tanti bambini che soffrono la scuola di avere il propri spazio nel mondo.

La mia idea nasce per dare finalmente la possibilità anche ai DSA di esprimere se stessi senza la necessità di essere diagnosticati o sottoposti a metodi compensativi e dispensativi, e potenziamento per poter essere al pari degli altri.

Per esperienza so che i DSA hanno un enorme potenziale che non solo stiamo sprecando, ma che addirittura non stiamo riconoscendo e non stiamo sfruttando.

Non c’è cosa peggiore per un essere umano non potersi riconoscere in qualcosa che sa fare molto bene e che lo fa sentire soddisfatto e fiero di se.

Si chiama realizzazione personale, ed è quella cosa che io ho ottenuto dopo anni ed anni di sofferenza.

Per me oggi è importante:

1. Sensibilizzare

Più gente possibile deve conoscere il dolore e la sofferenza che ho passato, perché ci si possa rendere conto di quanti danni si possono fare su un singolo individuo a scuola.

Per questo vado in giro per le scuole, associazioni, e gruppi di genitori di tutta Italia a raccontare la mia storia che di solito suscita molto interesse.

2. Formare

Non è mio interesse fare dei pipponi sulla psicologia e sulle neuroscienze.

Preferisco chiacchierare con il pubblico in maniera informale del cervello e delle sue caratteristiche.

Mi piace sopratutto parlare dell’affascinante modo di usare il cervello del DSA.

Di certo non è mia intenzione fare lezioni frontali pesanti e fine a se stesse.

Mi piace spiegare cose complicate con esempi pratici.

3. Lanciare un’idea

Questa parte del mio discorso in pubblico fa storcere il naso a non poche persone.

In questa parte dei miei discorsi in pubblico parlo delle falle della scuola e di come la scuola più che un vantaggio diventa un limite per i DSA

La mia idea è quella di una scuola diversa e non cercare di rattoppare quella attuale.

Tutti gli addetti ai lavori: insegnanti, tutor DSA, colleghi psicologi, ed anche alcuni genitori, sono tanto affezionati all’idea di scuola come contenitore essenziale per la formazione dei bambini e fanno di tutto per migliorarla.

Tanto di cappello a loro!

Peccato che ci sono bambini che ha scuola non ci vogliono andare a prescindere, qualsiasi cosa tu faccia!

Ricordo che da bambino, solo mettere piede in quel grande bunker mi faceva venire il mal di pancia.

Pensavo:

“ma che male ho fatto io che devo essere detenuto qui e non posso giocare all’aperto…”

Solo a pensarci adesso mi viene una rabbia nello stomaco!

Se sei una persona che guarda al futuro

Se sei un genitore che va oltre le difficoltà del propri figlio nel presente e guarda a tutti i bambini del futuro

Se sei una persona che abbraccia la mia idea di una scuola migliore

Seguimi e sostieni la mia idea

Aiutami a raggiungere il sogno mio e di tutti i bambini che in questo momento stanno soffrendo a scuola.

Ti ricordo che per invitarmi ad un evento dal vivo basta compilare il modulo clicca qui

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L’angolo di mamma Bettina #2: “l’odore”

Siamo arrivati al secondo racconto di mamma Bettina.

Le storie di C. non finiscono di sorprendermi.

E la tenacia e la sicurezza di Bettina mi trasmettono forza.

Se non hai letto la prima parte ti lascio il link qui:

L’angolo di mamma Bettina #1

Vi lascio al secondo dei suoi racconti.

L’odore

Parte 2.

Ogni cosa ha un odore.

La mamma di una ragazzina dislessica è venuta a trovarmi. Vuole parlare con un’altra mamma che abbia una figlia dislessica.

Io sono una mamma. C., è dislessica.

Io e C. facciamo al caso suo.

Mi dice:

-Prima o dopo passa però…

-Passa che?

-La dislessia, dice lei.

-La dislessia non è mica un raffreddore!

Non è una malattia e dovremmo averlo capito almeno noi che siamo i genitori.

Non voglio che a  C. passi.

Desidero che lei rimanga aperta a infinite soluzioni, non mi interessa se a mente non sa fare 100 – 2 perché le sequenze all’incontrario sono per lei un ostacolo.

100-2 può farlo una calcolatrice.

A me interessa che sappia osservare con minuziosa attenzione quello che la circonda, che sappia trarre insegnamento dalla natura, dalle parole ascoltate attraverso la voce di altri, che il suo pensiero IMMAGINI con velocità ogni cosa a lei interessi.

Cerco una parola adatta a definire questa mamma: preoccupata… ansiosa… rassegnata. Limitata!  è una persona limitata, prima.

E’ anche una madre limitata, dopo.

Non capisce che sua figlia ha un pensiero divergente, non ha compreso che le parole scritte sono una invenzione dell’uomo. Tanti linguaggi=tante invenzioni.

Vediamo se regge il colpo…

-Forse, un giorno un dislessico inventerà un linguaggio scritto comprensibile a tutti.

Credo che per farlo userà le immagini. E terrà conto anche dei non vedenti.

Magari inventerà delle immagini tridimensionali, identificabili al tatto, e perché no al suono.

La mamma in questione mi guarda e crede che io sia pazza.

Io invece non sono mai stata così seria in tutta la mia vita.

  1. entra nella stanza, sorride e dice: “Mamma, lo sapevo che c’era la signora ROSSI. Ho sentito il suo odore mentre salivo le scale!”.

La signora è diventata rossa in viso, crede di emanare un odore terrificante, di sudore o non so che. La voglio rassicurare, non ha niente che non vada. Ma lei come me, come le cose viventi e non solo,  emaniamo un odore, ognuno il proprio.

  1. può sentire quegli odori e associarli al proprietario.

-Hai visto che la dislessia non è un raffreddore? Sennò col cavolo che si sentono gli odori.

Alla signora gira la testa. E’ appena salita sulla giostra!

giostra.png

(……….segue)

Clicca qui per leggere il racconto n. 3