Pensavo fosse solo un lontano ricordo.
Un brutto ricordo.
Continua a leggere ““Scrivi 100 volte” una pratica da abolire”Qual’è il valore educativo della punizione e come influisce sulla psicologia del bambino.
Pensavo fosse solo un lontano ricordo.
Un brutto ricordo.
Continua a leggere ““Scrivi 100 volte” una pratica da abolire”Una mente che funziona ad immagini non è fatta per memorizzare nozioni astratte
“Adesso ascolta e impara!” mi diceva l’insegnante.
Era ricorrente che facessi scena muta alle interrogazioni.
L’insegnante pensando di fare a me una cosa gradita, interrogava la prima della classe per farmi sentire come si espone correttamente durante un’interrogazione. Continua a leggere “Scena muta all’interrogazione”
La sofferenza mentale reiterata porta al dolore anche nel corpo
Stanotte ho fatto un incubo.
Un incubo ricorrente.
Quello di tornare a scuola tra i banchi carico di ansia. Continua a leggere “Mal di scuola”
La scuola può diventare un incubo senza via di uscita.
“PERCHÉ MI HAI FATTO NASCERE!?”
“VOGLIO MORIRE!!”
Ero disperato,
Odiavo la scuola.
La mattina prima di andare a scuola e la sera dopo aver passato molte ore sui libri con la rabbia in faccia esprimevo tutta la mia disperazione ai miei genitori.
Quando sei un bambino nessuno ti ascolta, a scuola devi andarci, e non c’è stato verso di mettere fine a questa sofferenza.
Ogni secondo passato in classe era come un carcere per me.
L’odore di chiuso e il suono stridulo delle spiegazioni interminabili degli insegnanti hanno lentamente assopito la mia gioia di bambino.
Non avevo più spazio, dopo 6 ore di scuola l’unico momento libero era il pranzo, subito dopo bisognava iniziare a fare i compiti e il mio cuore si straziava.
Mal volentieri passavo ore sui libri e al doposcuola senza capirci niente, immaginando la mia libertà.
Il desiderio di correre per i campi, di sentire l’odore dell’erba fresca, di osservare il comportamento degli animali, era questo ciò che amavo.
Non era prevista la libertà.
“Un ciuccio deve stare più ore sui libri per diventare bravo”
Preferivo morire piuttosto che fare quella vita
Urlavo a mia madre “perché mi hai fatto nascere, voglio morire” con gli occhi colmi di lacrime e rabbia.
La stessa rabbia che ho riversato contro me stesso dicendomi che ero un fallimento senza speranza.
Oggi sono adulto e per nulla al mondo rinuncerei alla mia libertà.
Incontro genitori, insegnanti e bambini per raccontare la mia testimonianza e far capire loro quanto male si può fare a un bambino.
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Benny Fera
Psicologo dislessico e Autore
Il bambino dimenticato
Come viviere da dislessico
La scuola dei miei sogni
Dislessia: quale scuola?
Ti ho lasciato un bacio in stazione
Benny fuori classe
Come posso aiutare mio figlio dislessico con la scuola?
La differenza tra dislessico e non dislessico
Spesso mi sono trovato a mettere in luce le caratteristiche della mente DSA.
Si parla spesso delle difficoltà di questa caratteristica mentale, ma giammai delle qualità. Continua a leggere “Il DSA ha una mente di tipo visiva”
Ci sono bambini che hanno un’intelligenza nella norma, ma vengono etichettati come dislessici.
Quando parliamo di DSA, parliamo di intelligenza nella norma.
Per questo motivo mi suona strano che un bambino potenzialmente in grado di avanzare nelle sue conoscenze debba essere limitato da un’etichetta.
É questo che tutti i giorni vediamo a scuola:
Il grossolano errore è che si pretende di valutare tutti allo stesso modo senza riconoscere quali siano le capacità di questi bambini.
A scuola si continua a mettere in evidenza soltanto le carenze di questi bambini.
Il problema è il metodo limitato basato su scrittura, lettura, calcolo e memorizzazione.
La memorizzazione e i processi di letto-scrittura, sono soltanto una minima parte del potenziale di una mente.
Gardner evidenzia 9 tipi di intelligenza:
Come ben sapete, la modalità più utilizzata a scuola si basa su competenze linguistiche e logico matematiche.
Sebbene queste intelligenze descritte da Gardner siano potenzialmente a disposizione di tutti, mi sembra abbastanza ovvio che per questioni genetiche, ambientali e di scelte personali, ognuno di noi utilizzi solo alcune di queste abilità che la natura ci mette a disposizione.
Nel caso del DSA ad esempio notiamo più spiccate abilità nell’intelligenza spaziale, corporeo-cinestesica, naturalistica, esistenziale, musicale a discapito di abilità linguistiche e logico matematiche
Non è la scuola l’ambiente adatto per questi bambini.
Ci sono studenti con delle caratteristiche diametralmente opposte all’apprendimento di tipo scolastico.
Eppure ogni giorno sono costretti a mettere da parte le loro potenzialità per sacrificarsi a fare qualcosa in cui proprio non sono portati.
Noi dislessici abbiamo bisogno del nostro tempo
abbiamo bisogno del nostro spazio
Abbiamo bisogno di dare sfogo alle nostre idee e la nostra creatività
Abbiamo bisogno di osservare e riflettere su ciò che ci circonda
Abbiamo bisogno di stare soli per accogliere la nostra sensibilità.
Leggi “il bambino dimenticato” il libro testimonianza di un dislessico clicca qui
Benny Fera Psicologo dislessico e Autore:
Il ritorno a scuola porta la morte nel cuore
Che tristezza il ritorno a scuola.
Inizi a rivivere quel momento già qualche giorno prima che arrivi. Continua a leggere “Il ritorno a scuola”
L’esplorazione è alla base dell’apprendimento.
Già da piccolissimi i bambini godono di una spiccata curiosità.
Sono attratti da tutto ciò che li circonda.
Il mondo degli oggetti e delle persone sono al centro del suo interesse.
Il comportamento esplorativo del bambino è innato in quanto gli da la possibilità di apprendere come funziona il mondo degli oggetti e delle persone nel tempo e nello spazio. Continua a leggere “Come apprende un bambino”
L’accettazione è alla base di una mente serena